Difficile prevedere l’influenza economica del coronavirus sul lungo periodo. Sicuramente ora risultano colpiti l’alimentazione fuori casa e l’export, mentre sul fronte consumatori il prodotto surgelato continui a garantire rifornimento, qualità e prezzi vantaggiosi.
Giampiero Lucchi ci testimonia l’andamento completamente imprevisto delle vendite primaverili, con punte di oltre il 30% di vendite nei giorni immediatamente successivi al blocco. I consumatori non sono più interessati alle promozioni, quanto al prodotto in grado di soddisfare una buona conservazione.
È difficile ora prevedere i prossimi sviluppi, ma possiamo immaginare una progressiva regolarizzazione dei consumi. In più, la base agronomica di Orogel si è messa alla prova nel garantire comunque la più ampia varietà delle produzioni.
Il settore dei trasporti ha avuto un ruolo chiave nel mantenimento di approvvigionamenti e rifornimenti. Gianni Sintucci sottolinea il valore dell’organizzazione logistica, nella gestione di un aumento del 45% per i rifornimenti dei supermercati e dei consumatori. Sono stati offerti punti di ristoro, per far fronte alle difficoltà legate alle chiusure e al minore flusso di trasporti legati alle altre aziende.
L’azienda ha informato in modo tempestivo e costante i dipendenti su come far fronte all’emergenza, diffondendo standard comportamentali di sicurezza. Andrea Nanni spiega le misure necessarie alla sicurezza, come le incrementate attività di igiene, sanificazione e disinfezione degli ambienti da parte di personale qualificato.
Molti donatori privati stanno supportando attivamente il paese. Orogel figura tra i primi dieci donatori italiani, secondo l’analisi di Starting Finance. L’obiettivo è quello di fare rete con il territorio, per continuare a garantire una buona qualità di vita e lavoro alle persone. Orogel agisce infatti anche attraverso la Fondazione Fruttadoro Orogel e sta partecipando attivamente al progetto Dona Cibo Cesena.
Luca Pagliacci augura un buon primo maggio a tutti i soci, i collaboratori e i lavoratori di Orogel. Si tratta di un augurio particolarmente sincero e sentito, soprattutto da dietro la mascherina.