Mentre prosegue il confronto politico sulle strategie da adottare con il covid 19, le imprese agroalimentari mantengono gli impegni presi in termini di lavoro e approvvigionamento.
Silver Giorgini fa il punto sugli sforzi anti-contagio messi in campo da Orogel, grazie alle competenze microbiologiche aziendali e all’allestimento di task force dedicate. Ogni giorno ha permesso migliorie difensive, dall’adozione di visiere all’igienificazione personale, dalla misurazione della febbre in ingresso al distanziamento interpersonale. La produzione dove possibile è stata aumentata per corrispondere alle richieste della grande distribuzione.
Michele Fantini spiega che Orogel si è immediatamente adeguata ai protocolli di sicurezza nazionale, aggiungendo misure di protezione come visiere e mascherine. Questo ha diffuso una certa serenità tra i lavoratori, anche se reperire i DPI è stato molto impegnativo. Le mascherine scelte sono di tipo chirurgico, in cotone, disinfettabili e lavabili.
L’azienda ha inoltre stipulato un’assicurazione di copertura delle spese sanitarie per tutti i dipendenti, nel caso qualcuno dovesse malauguratamente contrarre il covid 19.
Agli italiani manca la convivialità in bar e ristoranti. In compenso, c’è stato un incremento nel reparto vendite delle confetture, per una colazione comunque golosa.
Michele Pagliarani racconta l’aumento di vendite di confetture al supermercato, in contrapposizione al calo dei canali bakery e ho.re.ca. Il prodotto biologico e con soli zuccheri della frutta è stato privilegiato, come valore aggiunto Orogel, ed è stato alimentato anche dal continuo impegno di tutta la squadra, come sempre dai campi alla tavola.